Piano Collettivo di Salvataggio: Un’opportunità per la sicurezza delle nostre coste

Un Piano Collettivo di Salvataggio (PCS) ben strutturato non è solo una garanzia per i bagnanti, ma anche uno strumento fondamentale per la gestione efficiente delle emergenze.

Data:
8 Ottobre 2024

Piano Collettivo di Salvataggio: Un’opportunità per la sicurezza delle nostre coste

Le coste italiane, con la loro bellezza e il loro richiamo turistico, meritano un piano di sicurezza all’altezza delle aspettative dei visitatori e della complessità del territorio. Un Piano Collettivo di Salvataggio (PCS) ben strutturato non è solo una garanzia per i bagnanti, ma anche uno strumento fondamentale per la gestione efficiente delle emergenze. Sebbene non sia obbligatorio per tutte le amministrazioni, la sua adozione potrebbe fare una differenza enorme per la sicurezza pubblica.

Come strutturare un Piano Collettivo di Salvataggio

La vera forza di un Piano Collettivo di Salvataggio (PCS) risiede nel collegamento delle torrette di salvataggio tra loro, creando una rete integrata di sicurezza lungo l’intero tratto costiero. Garantendo che tutte le risorse siano sincronizzate e pronte a intervenire insieme, piuttosto che ogni stabilimento pensi solo a se stesso.

La Torretta di Salvataggio

Ogni torretta di salvataggio gioca un ruolo cruciale all’interno di un Piano Collettivo di Salvataggio (PCS). Per essere realmente efficace, deve essere equipaggiata con una serie di attrezzature specifiche e tecnologie di comunicazione che permettano di intervenire rapidamente in ogni situazione. Ecco come potrebbe essere strutturata una torretta ideale.

Attrezzature Essenziali per la Sicurezza

Ogni torretta dovrebbe disporre di tutte le attrezzature necessarie per garantire la sicurezza dei bagnanti. Ecco un elenco di ciò che non dovrebbe mancare:

  • Pattino di salvataggio: Un mezzo indispensabile per soccorrere i bagnanti in difficoltà nelle vicinanze della riva.
  • Remi e scalmi: Utili per l’utilizzo del pattino e per manovre di soccorso rapide.
  • Salvagente anulare con sagola galleggiante (25 m): Essenziale per lanciare un dispositivo di salvataggio a distanza.
  • Mezzo marinaio: Uno strumento multifunzionale per assistere nelle manovre di soccorso.
  • Defibrillatore Automatico Esterno (DAE): Per affrontare emergenze cardiache in tempi rapidi.
  • Cassetta di pronto soccorso: Conforme alle normative e con tutti i presidi per affrontare tagli, contusioni e altre emergenze mediche.
  • Tavola spinale con sistema di immobilizzazione: Fondamentale per il trasporto sicuro di infortunati con sospette lesioni spinali.
  • Bombole di ossigeno: Per intervenire in casi di annegamento o difficoltà respiratorie.
  • Pallone Ambu per rianimazione: Dispositivi di rianimazione manuale per adulti e bambini.
  • Bandierine di segnalazione: Per segnalare ai bagnanti le condizioni di sicurezza del mare (bianca, gialla, rossa).
  • Binocolo: Per monitorare da lontano eventuali situazioni di pericolo.
  • Megafono: Per avvisare i bagnanti di eventuali rischi o per dare istruzioni durante le emergenze.

Sistema di Comunicazione: VHF a Corto e Lungo Raggio

La comunicazione tra le torrette è fondamentale per un’azione coordinata. Ogni torretta dovrebbe essere equipaggiata con un VHF portatile a corto raggio, che permette la comunicazione costante con le altre torrette lungo la costa e con i bagnini su moto d’acqua nelle vicinanze. Questo sistema garantisce che ogni emergenza possa essere segnalata rapidamente e che i soccorsi siano sempre in contatto tra loro.

Radio VHF Fissa a Lungo Raggio

Ogni gruppo di torrette dovrebbe essere dotato di una radio VHF fissa a lungo raggio, con un’antenna ad alta potenza per le comunicazioni di emergenza dirette. Questo sistema è particolarmente utile in caso di problemi con i VHF portatili o se una moto d’acqua deve essere allertata e spostata rapidamente in un’area distante. La torretta dotata di VHF a lungo raggio agisce da punto centrale di comunicazione, garantendo che eventuali problemi di copertura vengano immediatamente risolti.

L’antenna installata sulla torretta centrale permette una comunicazione immediata con la Capitaneria di Porto, che può così coordinare gli interventi o fornire supporto in situazioni più critiche. Se la comunicazione con i VHF portatili non è sufficiente, la radio a lungo raggio consente di mantenere il controllo operativo e garantire una risposta rapida.

Moto d’Acqua Distribuite lungo la Costa

Oltre alle torrette, il PCS dovrebbe includere una rete di moto d’acqua posizionate in punti strategici lungo la costa. Questi mezzi sono fondamentali per coprire rapidamente lunghe distanze e raggiungere in breve tempo le zone più remote o difficili da pattugliare.

Le moto d’acqua, oltre a intervenire in casi di emergenze più complesse, possono anche essere utilizzate per monitorare continuamente le condizioni del mare e garantire una presenza costante nei tratti più esposti a correnti pericolose o mareggiate improvvise. Anche queste devono essere equipaggiate con radio VHF, così da poter comunicare facilmente con le torrette e la Capitaneria di Porto.

Comunicazione Diretta con la Capitaneria di Porto

Un elemento cruciale del PCS dovrebbe essere la possibilità per la Capitaneria di Porto di mantenere un contatto diretto con ogni singola torretta. Questo permette non solo un coordinamento efficiente durante le emergenze, ma anche un monitoraggio costante delle operazioni lungo tutta la costa. La Capitaneria può così avere una visione completa e centralizzata di ciò che accade lungo la costa e intervenire rapidamente quando necessario.

I Benefici di un Piano Collettivo di Salvataggio

Adottare un PCS strutturato in questo modo non solo migliora la sicurezza generale delle spiagge, ma apporta una serie di benefici concreti:

  • Interventi rapidi e coordinati: Grazie alla rete di comunicazione VHF e alle moto d’acqua, le emergenze possono essere gestite in maniera tempestiva, riducendo al minimo i rischi per i bagnanti.
  • Miglioramento delle condizioni lavorative per i bagnini: Con una struttura organizzata, i bagnini possono operare in un ambiente più sicuro e coordinato, con attrezzature adeguate e supporto costante.
  • Attrattività turistica: I turisti sono sempre più attenti alla sicurezza delle località balneari. Un’amministrazione che adotta un PCS può promuovere la propria spiaggia come sicura e ben gestita, attirando così più visitatori.
  • Efficienza operativa: Grazie a un coordinamento centralizzato con la Capitaneria di Porto, le risorse vengono distribuite in maniera efficiente, riducendo costi operativi e ottimizzando l’impiego del personale.

Un Piano Collettivo di Salvataggio ben strutturato rappresenta un investimento per la sicurezza e il futuro delle nostre coste. Anche se non obbligatorio, la sua adozione dovrebbe essere presa in considerazione da tutte le amministrazioni costiere, non solo per proteggere i bagnanti, ma anche per promuovere una gestione moderna ed efficiente delle spiagge italiane.

Un esempio concreto dell’efficacia di un Piano Collettivo di Salvataggio ben strutturato viene dal Comune di Ugento, coordinato dal comandante Spada. Durante la stagione 2024, tutte le operazioni di salvataggio lungo le sue coste si sono concluse senza la necessità di intervento della Capitaneria di Porto. Grazie alla comunicazione tra le 34 torrette dislocate lungo il litorale, situazioni critiche, come la scomparsa di un bambino, sono state risolte in pochi minuti. Questo esempio dimostra quanto un sistema di sicurezza collettivo possa fare la differenza nella protezione delle nostre coste.

Ultimo aggiornamento

8 Ottobre 2024, 16:28

Commenti

Redazione

Ha perfettamente ragione. Molto spesso, gli assistenti bagnanti vengono impiegati anche in altre attività, come l'apertura e chiusura degli ombrelloni o l'assistenza ai clienti, distogliendoli dal loro compito principale: garantire la sicurezza dei bagnanti. Prendendo esempio dallo stesso comune di Ugento, il cui P.C.S. prevedeva che ogni bagnino svolgesse esclusivamente la propria mansione, rimanendo sempre sulla torretta di salvataggio. Questo modello era supportato da controlli regolari da parte della Capitaneria e da una società incaricata della gestione del P.C.S., che ne garantivano il rispetto delle mansioni e l’efficacia del servizio di sicurezza. Con il tempo, i proprietari dei lidi comprenderanno l'importanza di queste misure per tutelare i bagnanti e migliorare la qualità del servizio.

Vincenzo

Noi nel lontano 20014/20015 facemmo partire il P.C.S.nella costa Ionica Lucana nel Comune di Policoro(MT), il discorso è...quanto i Lidi sono disposti ad attuarlo? Visto che l'assistente bagnante viene distratto anche per altri necessità, ripetemmo il PCS nel vicino Comune di NovaSiri(MT). 2019, stessa sorte...

gianluca

Impostazione corretta e niente di più veritiero. Complimenti

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