Articolo 49 del Codice della Navigazione: Una prima analisi delle opere non amovibili sui dati pubblici dei modelli D1
Oltre 70 mila opere dichiarate e più di 7 milioni di metri quadrati di strutture registrate sul demanio marittimo.
Data:
12 Ottobre 2025

PREMESSA
Quando la concessione termina: il destino delle opere e la visione di un sistema costiero sostenibile
L’Art 49 del Codice della Navigazione stabilisce che, salvo diversa disposizione contenuta nell’atto di concessione, le opere non amovibili costruite sul demanio marittimo diventano di proprietà dello Stato alla cessazione della concessione, senza alcun compenso o rimborso al concessionario uscente. L’autorità concedente può inoltre ordinare la demolizione delle opere e il ripristino dello stato originario dei luoghi, in funzione della tutela del bene pubblico.
Questo principio, apparentemente tecnico, è in realtà uno dei cardini della gestione del litorale: definisce il confine tra l’interesse pubblico e l’attività economica privata, e determina il futuro di molte aree costiere oggi oggetto di concessione.
Un punto di equilibrio tra diritto e realtà economica
Nel contesto attuale, in cui si discute di riforma delle concessioni e di nuovi criteri di assegnazione, l’Articolo 49 assume un ruolo centrale. Da un lato tutela la proprietà pubblica del demanio marittimo, dall’altro pone questioni concrete su investimenti, occupazione e pianificazione costiera.
Molte delle strutture oggi presenti lungo le nostre spiagge sono il frutto di decenni di lavoro, manutenzione e cura da parte di imprese locali, che hanno contribuito allo sviluppo del turismo costiero e alla valorizzazione ambientale del territorio.
Il ruolo di Coste360.it
In questo scenario complesso, Coste360.it nasce come piattaforma di analisi, osservazione e supporto dedicata al sistema costiero italiano. Attraverso dati, studi territoriali e monitoraggi economici, Coste360.it fornisce una visione integrata e trasparente delle concessioni, delle dinamiche del lavoro costiero e del valore sociale ed economico del litorale. L’Osservatorio di Coste360.it rappresenta uno strumento operativo per:
- analizzare l’evoluzione normativa e amministrativa delle concessioni;
- misurare l’impatto economico e occupazionale del comparto balneare;
- promuovere una gestione sostenibile, inclusiva e innovativa delle aree demaniali;
- favorire il dialogo tra istituzioni, imprese, associazioni e comunità locali.
Verso una nuova cultura della costa
L’Articolo 49 ci ricorda che il demanio marittimo è un bene di tutti, ma la sua gestione deve saper coniugare tutela pubblica e valorizzazione delle energie locali. È proprio su questo equilibrio che Coste360.it concentra il proprio lavoro: osservare, analizzare e proporre soluzioni concrete per un futuro delle coste italiane fondato su conoscenza, responsabilità e partecipazione.
Cos’è il modello D1?
Il modello D1 è il documento tecnico che ogni concessionario presenta al momento della richiesta di una concessione demaniale.
In esso, un tecnico abilitato dichiara ufficialmente:
- tutte le opere e i manufatti esistenti o da realizzare;
- la loro tipologia costruttiva (muratura, prefabbricato, basamento in c.a., opera interrata, ecc.);
- la superficie e la pertinenza demaniale.
Coste360.it ha digitalizzato e analizzato tutti i modelli D1 italiani, creando un database unico che fotografa la reale infrastrutturazione della fascia costiera nazionale.
ANALISI
Criteri di classificazione delle opere esistenti
Per la presente analisi, Coste360.it ha considerato come “opere” tutte le strutture dichiarate nei modelli D1 appartenenti alle seguenti categorie costruttive:
- Costruzioni in muratura ordinaria con solaio in cemento armato semplice o misto
- Costruzioni in muratura ordinaria con solaio in pannelli prefabbricati su piattaforma in cemento armato
- Strutture prefabbricate realizzate su piattaforma di cemento armato incernierate o appoggiate con calcestruzzo in basamento
- Strutture prefabbricate appoggiate al suolo o interrate
- Opere, impianti e manufatti diversi da fabbricati ed assimilabili alle tipologie A e B
- Opere, impianti e manufatti diversi da fabbricati ed assimilabili alle tipologie C e D
- Opere, impianti e manufatti totalmente interrati o immersi
Queste tipologie, tratte direttamente dai modelli D1 ufficiali, rappresentano tutte le categorie edilizie e impiantistiche stabilmente integrate al suolo. Non tutte, tuttavia, potranno essere considerate “non amovibili” in senso stretto: la valutazione finale dipenderà dal grado di ancoraggio, dalla presenza di fondazioni e dalla natura dei materiali impiegati.
Tabella di sintesi : categorie costruttive e grado di permanenza
Codice | Tipologia costruttiva dichiarata | Natura dell’opera | Grado di permanenza | Potenziale rilevanza ai fini dell’Art. 49 |
---|---|---|---|---|
A | Costruzioni in muratura con solaio in c.a. semplice o misto | Edificio tradizionale con fondazioni | Alta | Elevata, struttura non amovibile |
B | Costruzioni in muratura su piattaforma in c.a. prefabbricata | Edificio su platea o basamento | Alta | Elevata, opere acquisite allo Stato |
C | Prefabbricate su piattaforma in c.a. incernierate/appoggiate | Modulo fisso con vincolo strutturale | Medio-Alta | Probabile, se con ancoraggio stabile |
D | Prefabbricate appoggiate al suolo o interrate | Modulo o container parzialmente fisso | Media | Variabile, da valutare caso per caso |
E | Opere e impianti assimilabili a A e B | Infrastrutture e impianti su fondazioni | Alta | Elevata, assimilate a costruzioni permanenti |
F | Opere e impianti assimilabili a C e D | Strutture leggere o tecniche | Media-Bassa | Parziale, dipende dalla modalità d’installazione |
G | Opere totalmente interrate o immerse | Serbatoi, vasche, condotte, pontili sommersi | Altissima | Sempre non amovibile |
Interpretazione tecnica
Le categorie da A a C e G rappresentano la parte strutturalmente non amovibile del patrimonio demaniale marittimo, cioè edifici, piattaforme, opere interrate e infrastrutture integrate al terreno. Le categorie D, E e F comprendono invece manufatti prefabbricati o impiantistici, la cui amovibilità può variare a seconda delle modalità costruttive e di posa.
In questa analisi, tutte le opere dichiarate in tali categorie sono considerate “esistenti” ai fini statistici, ma la loro eleggibilità a eventuali indennizzi in caso di revisione dell’articolo 49 richiederebbe una valutazione tecnica puntuale per ogni concessione.
I numeri complessivi del demanio marittimo italiano
Complessivamente, sono stati dichiarati quasi 70.000 manufatti tra esistenti e programmati, per una superficie complessiva di oltre 7,1 milioni di metri quadrati.
Categoria | Numero opere | Superficie totale (m²) | Superficie media (m²) |
---|---|---|---|
Opere esistenti | 12 563 | 1 384 185,32 | 110,18 |
Opere da realizzare | 56 754 | 5 577 913,72 | 98,28 |
Pertinenze demaniali | 584 | 139 269,90 | 238,48 |
Il comparto turistico-ricreativo
Le concessioni turistico-ricreative (stabilimenti balneari, lidi, chioschi, impianti stagionali) rappresentano la parte più significativa del campione, ma anche quella più dibattuta. Ecco i dati specifici:
Categoria | Numero opere | Superficie totale (m²) | Superficie media (m²) |
---|---|---|---|
Opere esistenti | 10 397 | 882 663,02 | 84,90 |
Opere da realizzare | 40 306 | 2 853 994,35 | 70,81 |
Pertinenze demaniali | 444 | 96 296,36 | 216,88 |
Il comparto turistico-ricreativo da solo rappresenta oltre il 70% del totale nazionale in termini di numero di opere, confermando che la balneazione attrezzata italiana è una rete infrastrutturale stabile e consolidata.
Una costa altamente infrastrutturata
Dai dati Coste360.it emerge che:
- più della metà delle opere dichiarate sono strutture permanenti (muratura, prefabbricati su basamento, opere interrate);
- la superficie media di una singola opera è superiore ai 100 m²;
- la densità infrastrutturale varia per regione, ma con tendenze simili: il litorale adriatico (Emilia-Romagna, Veneto, Marche) risulta il più infrastrutturato, mentre Sicilia e Sardegna mostrano una prevalenza di opere programmate ma non ancora realizzate.
In termini puramente tecnici, il demanio marittimo italiano si configura quindi come un sistema produttivo fisso, composto da decine di migliaia di opere integrate al territorio costiero.
Esplora il tuo territorio con Coste360.it
Vuoi conoscere la reale consistenza delle opere presenti sul demanio del tuo Comune o verificare le tipologie dichiarate nei modelli D1? Scopri il servizio di esplorazione e mappatura del demanio marittimo di Coste360.it:
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Disclaimer: Coste360.it ha digitalizzato e analizzato oltre 200 000 oggetti dichiarati nei modelli D1 presentati in Italia, creando un database unico che fotografa la reale infrastrutturazione della fascia costiera nazionale. Alcune amministrazioni potrebbero non aver ancora acquisito, validato o trasmesso tutte le dichiarazioni, oppure potrebbero contenere descrizioni non uniformi degli oggetti dichiarati. Le statistiche riflettono quindi lo stato attuale delle informazioni disponibili e potranno essere aggiornate con nuove acquisizioni.
Ultimo aggiornamento
14 Ottobre 2025, 11:36
Commenti
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